O Immacolata, mostrati al mio cuore!
Tu che un dì nella grotta benedetta
apparisti alla pia Bernardetta,
investimi col sacro tuo chiarore.

Tu che vedi il mister d'ogni dolore,
tu che sorridi all'anima più abbietta,
nella mia vita sì meschina e gretta
accendi una scintilla di fervore.

lo non sono che un gemito vivente,
non son che un polveroso cencio umano,
un inutile soffio di chimera.

Ma per bontà del Padre onnipotente
ho il diritto di stenderti la mano
e di cercare in te la primavera.