Vedo tanti capelli:
morbidi, vellutati;
morelli o brizzolati,
biondicci o un po' ramati.
E sotto quei capelli
c'è un gran fomicolio
di pensieri e speranze,
di gioie e di paure,
di attese e di rancori,
d'intenti e decisioni,
di amore che sospinge
verso un mistero immane.
Su tutti quei capelli
sento posarsi lieve
una mano gentile,
che accarezza pian piano,
con tenera ironia,
quel groviglio intricato.
È la mano del Padre,
che dice a tutti: "Figlio...
figlio piccolo e inquieto...
Io so chi sei. Capisco
tutto di te; ti accolgo;
ti voglio tanto bene.