Tu giochi a rimpiattino
nel tuo sogno di luce,
come un bimbo felice.
Ma s'io arresto la fame
del mio strepito umano,
sento l'orma di un passo
che mi segue pian piano.
Se mi sbianca l'amaro
del mio peso di nulla,
ecco il soffio di un'ala
carezzarmi nel cuore.
L'occhio d'ombra non vede
la tua ardita innocenza
ripiegata a parlare
di riposo e di pane,
di bontà, di speranza
nel linguaggio mortale.
Ma se un giorno lo snebbia
il color della pace,
in te, Angelo bello,
riconosce il fratello.