Gloria in excelsis Deo
…ed ecco il Buon Pastore:
con la pecora bianca sulle spalle.
Cammina tra le spine.
Vagisce sulla paglia.
Sì, Bimbo-Dio,
sei tu la pecorella
nata appena alla vita.
Ti porteranno i legni di una croce.
Sei tu l’agnello bianco
che poi sarà immolato.
La pecora perduta
nel buio della morte.
La pecora arrossata
da una marea di sangue.
E tu sei il pastore
che vaga in mezzo al bosco,
nel nero del peccato,
che scende nei dirupi
della stoltezza umana,
che si lacera i piedi
sulle strade del mondo
per correre a salvare…
Chi mai? La pecorella…
Non un agnello bianco;
ma una vita macchiata
ispida di peccato.
Per questo sei disceso
in quella mangiatoia.
Per questo sei salito
su una pesante croce.
Una croce che salva;
che porta sulle spalle
tutto il mondo vivente;
per potergli donare
la luce di una stella
per potergli cantare
finalmente, in un giorno
che tu solo conosci
l’alleluja vibrante
dell’eterna salvezza.