Nel cerchio di sonno
che avvolge la mente
insiste tagliente
un pigolo acuto
d'uccello annoiato.
È un passero stanco
del peso bruciante
di nuvole fuse
col bronzo del sole.
Ma presto il lamento
s'accende di note:
il passero canta
con lieta speranza.
Aspetta che un sorso
di brezza serale
gl'imprima uno slancio
di volo gioioso.
Nell'afa opprimente
io pur mi ravvivo:
la mano di un Padre
mi segue, ricolma
di fresco riposo.