Qui il prato immenso
fa il bagno nella pace
del sole.
Si fende il silenzio:
fruscio di foglie,
un pigolio sommesso,
l'abbaiare lontanissimo
di un piccolo cane.
Senti che il cielo ti accarezza:
cespugli di foglie invernali
dondolate dalla brezza
che annuncia l'aprile.
In te, una nota azzurra;
e laggiù il frigolio
di un uccello ignoto.
Al limite,
tra pianta e pianta
intravedi la strada:
un rumore ovattato
di motori vaganti,
un continuo passare
di sagome brillanti.
L'inquietudine eterna
della vita che va,
il tormento lanciato a capofitto
alla ricerca
della pace che ride.