Viene ogni giorno,
quasi ogni ora.
Frulla sul davanzale e sgrana un occhio,
tracciato tondo tondo col compasso:
mi guarda quasi con civetteria.

È il mio piccolo merlo senza coda,
fedele e scarmigliato.

Se mi avvicino piano,
a millimetri appena,
sembra invitarmi: pigola, s'inchina;
ma il pulsante è lì pronto per scattare
al primo cenno infinitesimale
di adescamento.

Il mio piccolo merlo senza coda
è tutto e solo un fremito di volo,
vigile, nella pura libertà.