Pollastrella che stringo fra le mani,
sei bianca e vellutata.
Pigoli appena, e scuoti
la testina aggraziata.
Hai il cuore che batte di paura;
hai negli occhietti ignari
l'innocente stupor della natura.
Sei un morbido scampolo di vita,
sei un palpito ansioso;
sei un punto vibrante
nel cosmo vorticoso.
Tu non lo sai, ma esisti nell'Amore.
Tu non lo sai, né posso io sondare
il segreto profondo
del tuo mistero.
Posso però aspettare,
in un'attesa ardita,
che si sveli il pensiero
del Vivente Creatore.