Chi mi spezza le ossa
con un duro martello?
Sulle spalle, mi han posto,
un pesante, fardello.
C'è una man che mi lega
pigramente la voce.
Nell'interno c'è un fuoco
che la vita mi cuoce.
Come trema la luce
allo sguardo abbagliato!
E la tosse, mi squassa,
col suo stridere, ingrato.
Penso... penso... che cosa?
Il cervello vien meno.
Vorrei bere, ma pesa
il bicchier, ch'è lì pieno.
Con l'inerzia d'un piombo
m'abbandono sul letto.
Oh, che dono è mai questo
del Signor benedetto!