(interpretazione di una cartolina)
S'agita l'inquietudine del mare
contro i mordenti limiti rocciosi
e scintilla d'acuta nostalgia
verso l'intatto brivido del cielo.
Nasconde la crudezza degli abissi
che agghiacciano con l'urlo del mistero
e attirano col fascino segreto
di profondi purissimi tesori.
Tu, Cristo eterno, vigili amoroso
sotto il tormento trepido dell'onda.
T'adorano pazienti le bufere.
Si protende bramoso alla tua luce
il tenebror perduto. Si ravviva
di dolcezza iridata ogni scogliera.
Il tuo volto s'aderge ad indicare
oltre i veli la grazia delle altezze
e le tue mani donano la vita
con largo gesto di benedizione.
Sul tuo capo, celandoti geloso,
il mare canta l'inno degli eroi.