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Mare vibrante d'azzurro profondo
sotto un cielo che giubila e canta.
Piccole onde ricciute
giocano con la brezza.
Ogni colore è l'eco
di mille sfumature.

E tutto è nuovo:
creato in questo giorno.

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Mare grigio di nubi;
bianco di spume irritate.
Il mare ci guarda con occhi aggrottati.

Spume nervose; rocce pazienti.
Il cielo vagante ci vuole impaurire.
Ma laggiù c'è una breccia di luce.

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Il mare è come un gatto
grigio-tigrato.
Si sdraia mollemente,
ma è lì, pronto a scattare.
Fa le fusa pian piano,
al tepore del sole.
Gli unghioli bianchi,
così, per gioco,
grattano il bagnasciuga.

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Mare infuriato... o giocoso?
Cavalloni avanzanti a testa bassa.
orlati d'ombre e di candore.
Spruzzi che sembrano
gridare al cielo...
Gridano o cantano?
Creste che ricadono bianche
e non si sa se ridono
o se sfogano l'ira.

Però sugli scogli
Pare prorio una festa di ghirlande.
Ma è meglio forse non essere là...

Tuttavia il tramonto
è placido e sereno;
la luna questa notte sarà piena;
e forse il mare, più tardi, dormirà.

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Ho visto la luna,
strapiena di luce,
sospesa sul mare.
E il mare argentato
faceva "ron ron".
Da mille millenni
di secoli e giorni
La luna lo veglia
dall'arco del cielo;
e lui, trepidante,
si fa accarezzare
cullando la pace.

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Il mare è come un bimbo.
Ha fatto un capriccio gigante:
divincolandosi, stracciando le ondate,
con rombi da assordare l'universo.

E poi s'è addormentato
sotto la luna,
argenteo e lieve.
Con sogni di luce.

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Il mare fa il bagno
in una gran vasca d'azzurro..
Si crogiola al sole dorato
che nuota nel cielo.