u non sei un Dio in bianco e nero
Sei colorato
come un lembo di sole.
Hai disteso nel cielo
le sfumature più ridenti
di un infinito azzurro penetrante.
E il rosso e il giallo,
e l'indaco, e la gloria del tramonto
che digrada lucente nella pace.
E gli abissi tempestosi
del grigio-nero
accigliato, fremente...
Il mare
è una profonda tavolozza
liquida,
offerta all'impensata fantasia
dei tuoi pennelli,
che cantano la forza e la dolcezza della gioia..
E i tuoi monti respirano la luce.
Si specchiano nei laghi
con il diadema ardente delle nevi,
accarezzano i boschi
col velluto dei muschi,
svettano fieri, con larici ed abeti,
e ridono di pratoline,
di mughetti e genziane.
I tuoi colori guizzano nell'acqua,
volano caldi e vividi nel cielo,
corrono sulla terra,
nel pelame di volpi o di ermellini:
una festa cangiante della vita.
E i colori che hai dato ad ogni uomo
di continenti prossimi o lontani:
i colori che svelano il pensiero,
che dicono la gioia, la speranza,
l'incertezza, il dolore...
Potevi fare tutto
in stretta economia;
ma tu non sei staticità
monocromatica;
sei danza imprevedibile,
eternamente nuova.
Non sei un Dio serioso,
professorale.
Sei Dio che ride.