Perché l'omissione, Signore?
Perché l'omissione?
Il mondo è un baratro di peccato.
E tu potresti sgranarci negli occhi
l'infanzia;
potresti atomizzare l'errore.

Un cenno:
e la polvere sarebbe dispersa
da tante ginocchia recline;
gli sguardi snebbierebbero il cielo.

Perché l'omissione, Signore?
Perché l'omissione?
Tu ci lasci nella furia del male,
e sanguini:
sei l'agonizzante ad oltranza.
Vuoi che il mistero della vita
circoli misconosciuto
nelle fibre tetaniche
di un albero scheggiato.
È lo stile del Golgota.

Perché non ti lanci a fulminare
con la tua luce
la violenza che uccide?
Si perdono, Signore,
come fragili foglie accartocciate
migliaia di fratelli?
Annega la speranza
nella nostra stoltezza sconfinata?

Signore, in questa nebbia irta,
in questa oscurità tacita e cupa,
io credo:
il tuo sonno di secoli infiniti
è un'essenza d'amore.