La vostra voce, piangenti campane,
nel cuor mi scende soave, struggente;
è come un brivido d'eternità.
Voi della morte dite il dolore,
ma sussurrate pian pian, piamente:
«Non disperatevi; la luce è là».
Voi comprendete lo strazio umano
quando un sepolcro pare inghiottire
l'ultimo raggio del vivo sol,
ma con accenti di santo amore
pare che l'anima s'apra a gustare
l'arcano fremito d'un puro vol.
Pensosa tace, se voi parlate,
ogni meschina voce terrena;
al vostro suono si schiude il ciel.
L'eco dei cuori si fa preghiera,
mesta e dolente, ma dolce e buona;
un mite palpito discioglie il gel.
Voi, sublimandoci con la speranza,
annunzïate l'eterna pace,
profondo anelito del nostro cuor.
Voi c'innalzate verso il Signore,
con noi piangete, con noi cantate,
con noi, campane, pregate ognor.