Sono più forte della tua giustizia.
So che tu scruti avidamente
ogni fibra della mia anima
con la pupilla
della tua terribile santità.
Non c'è misura
che ti sembri colma.
Non ti sfugge soffio di pensiero.
I tuoi decreti,
taglienti come la folgore,
troncano il mio piede destro.
Io sono nelle tue mani
come un atomo di polvere
nel rutilar del sole.
Cenere ed ombra
esprimono il mio volto.
La mia volontà
non sa reggere il cammino forte
e la mia superbia s'impenna
inseguendo un sogno vano.
Ma se anche lo sdegno ti muove
a respingermi
dal tuo abbraccio di pace,
io non dispero.
Tu stesso
hai stretto in una morsa la tua ira
e hai disteso sul mio capo
una protezione invincibile;
tu stesso mi hai segnata
col sigillo della salvezza;
tu hai creato per me
il cuore di Maria.
Rannicchiata nel suo amore
ti lancio la mia sfida.