Mi sento svogliata; non posso pregare.
Trascorrono i salmi su me come l'acqua.
Ma cosa m'importa, Signore? Qui accanto
seduto sei tu.
Sei tu, come quando, sdraiato sull'erba,
sostavi coi tuoi, senza nulla pensare.
Giocavi a tirare pietruzze. Scherzavi;
e forse ridevi di Pietro spaccone,
mettevi in canzone i "fratelli del tuono".
Suonavi una musica lieta
su un piccolo zufolo fatto da te.

Sei qui come amico:
cortese, simpatico, aperto a capire.
E questo è il mio salmo, Signore, stasera
per te.