È come una bocca spalancata.
Il tabernacolo vuoto.
È tutta la fame del mondo.
La fame dei secoli.
La fame che divora
le cellule del cuore.
È gelido come un brivido nero.
Urla il terrore della follia.

Non è il sepolcro vuoto,
vivido di speranza;
è l'eclissi franante della vita;
l'incubo che travolge senza pace.
Un'assenza di Dio.
Lo specchio del peccato,
l'eco di un no che artiglia l'universo.

Ma tu che sei svuotato
come un abisso,
tu che sei verme,
tu che sei scartato
dalla nostra insipienza:
hai ancora una spiga.

Un chicco, un pane,
atomo di salvezza.

Tabernacolo vuoto:
fame che grida.
Il tuo pane:
lievito vivo
che può riempire il mondo.