Topolon Cercapertugio
è un illustre professore,
laureato in gattifugio,
gran maestro roditore.

Gli scolari attenti e quieti
seguon l'alta sua lezione;
c'è nei loro occhietti lieti
un'intensa ammirazione.

Egli spiega gravemente:
«Se sentite miagolare,
via, fuggite immantinente!
È imprudenza l'indugiare!».

Grigiobaffo Topigiano
oggi è stato interrogato:
«È migliore il parmigiano
od il berna stagionato?».

«Non ricordo». «Negligente!
Ti do quattro meno meno.
Tu non studi; non sai niente;
dalla scienza sei alieno».

Topigiano, a capo basso,
è tornato nel suo banco,
strascicando un poco il passo,
avvilito e molto stanco.

Finalmente è mezzogiorno.
Tutti vispi i topolini
al lor buco fan ritorno,
pregustando i salamini

e ogni frutto prelibato
che le mamme premurose
per il pranzo hanno rubato
alle cuoche sospettose.

Topolone, con immensa
dignità professorale,
se ne va verso la mensa,
rosicchiando il suo giornale.

Giunto è ormai presso la meta,
ma nell'ombra, un po' in disparte,
c'è un gattone analfabeta,
che disprezza scienza ed arte.

Da tre ore sta in agguato,
in attesa del pranzetto...
Con un salto ineducato,
senza un'ombra di rispetto,

esso afferra il professore
Topolon Cercapertugio.
Questi, pazzo di terrore,
stride: «Aiuto! A me un rifugio!»;

e con sforzo arcitopino
sfugge lesto al crudo artiglio;
ma il gattaccio malandrino,
miagolando: «Mo' ti piglio!»,

lo rincorre come il vento.
Quando già sta per scoccare
il fatale suo momento,
Topigiano fiero appare.

Il gattone scioccherello
i due sorci vuol pigliare
ed insegue or questo or quello,
ma si lascia intrappolare.

Grigiobaffo lo conduce
entro un ampio bel cortile;
esso vede, cupo e truce,
un orribile canile;

vede un muso digrignato;
ode, greve, una minaccia
e, col pelo rabbuffato,
abbandona la sua caccia.

E l'illustre Topolone?
Per quell'orrido spavento
s'è buscato un gran febbrone
micioideo: gradi cento.

Nel suo buco, un po' impacciato,
entra il grosso Topigiano.
Topolon lo guarda grato
e gli dice in tono piano:

«Ti credevo un ignorante,
ma tu, senza teoria,
con valore entusiasmante,
con suprema maestria,

hai salvato la mia pelle.
Io credevo d'esser grande,
perché un dì fra le cartelle
del dottor Scaccialebande

una laurea trovai
e, sospinto dall'amore
del saper, la rosicchiai,
divenendo un roditore

superintellettuale!
Ora so che il tuo coraggio
è davvero eccezionale.
Ti regalo un bel formaggio

ed inoltre, di gran cuore,
io, Topon Cercapertugio,
oggidì, per farti onore,
ti do dieci in gattifugio.